mercoledì 24 giugno 2009

Cittadino a 4 Zampe®!

A seguito dell'Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani, a firma del Sottosegretario On. Francesca Martini ho ricevuto, in quanto Tecnico del dipartimento Cinofilia del CNS Libertas, dal Coordinatore Nazionale l'autorizzazione all'utilizzo del protocollo educativo denominato C4Z® e alla pratica dello stesso, finalizzato all'esame conclusivo per il rilascio del patentino cinofilo C4Z® dei miei associati (regolamenti sul sito www.cittadinoaquattrozampe.it )
A breve avrò il patrocinio dei Comuni di Grugliasco (TO) e di Novi Ligure (AL) in modo da iniziare i corsi.
Per qualsiasi informazione:
sara.cipollina@yahoo.it
347 6796365

domenica 21 giugno 2009

CNS Libertas Coni

Domenica 14 giugno ho superato l'esame del Centro Nazionale Sportivo Libertas Coni ed ora sono in possesso del brevetto riconosciuto a livello nazionale di Tecnico Educatore Cinofilo di III Livello.

http://www.libertas-cinofilia.it/piemonte.html
(più o meno a metà pagina ci sono io!)

mercoledì 3 giugno 2009

Puppy Class - La scuola dei piccoli

Le Puppy Class sono corsi appositamente creati e studiati per cuccioli dai 2 ai 5 mesi, e servono per insegnare al cucciolo le basi dell'educazione e della socializzazione: inoltre sono utili per prevenire l'ansia da separazione, imparare a non tirare al guinzaglio o accorrere al richiamo.
Sono cicli di 6 incontri, che si tengono una volta alla settimana per un'ora, durante la quale i cuccioli (sempre in numero pari e non maggiore a 6) giocano sotto l'occhio vigile di un Educatore Cinofilo Operatore di Puppy Class e un Cane Adulto Moderatore: queste due figure servono per aiutare i cuccioli più timidi e introversi ad aprirsi, e a placare invece quelli troppo irruenti.
Questi incontri servono anche per insegnare ai "cuccioli di uomo" come comportarsi con i loro altrettanto giovani compagni di giochi a 4 zampe.
E per chi aspetta l'arrivo di un bebè c'è anche il corso di Preparazione Prenatale.

Metodo

Nel mio lavoro utilizzo esclusivamente il metodo gentile, che si basa sul rinforzo positivo: vado quindi a premiare il cane quando propone l'atteggiamento corretto, mentre lo ignoro quando sbaglia. I comportamenti positivi portano a un guadagno, quindi il cane li impara in fretta e li ripete volentieri, mentre via via evita quelli che danno risultati neutri.
Utilizzo anche il Cliker Training, però soprattutto come gioco di attivazione mentale, e in genere non nei corsi di Educazione di Base, ma in quelli più avanzati, quando il cane ha già capito il discorso del rinforzo positivo.

CORSO DI EDUCAZIONE DI BASE: LA BASE DELL’EDUCAZIONE

Arriva prima o poi il momento in cui ogni proprietario di cane che si rispetti si chiede se sia il caso di "educare" il proprio cane: purtroppo questo momento arriva solitamente troppo tardi, quando cioè il tenero cucciolotto è ormai adulto ed ha già acquisito una serie di vizi e comportamenti indesiderati che rendono la vita domestica difficile. Solo pochi, i più coscienziosi, se lo chiedono fin dal momento in cui il cucciolo fa il suo ingresso in casa. Inutile precisare che l'educazione di base è una chiave di importanza vitale per una serena relazione fra cane e proprietario, è il punto di partenza per qualsiasi disciplina si voglia eventualmente svolgere in futuro, è la necessaria premessa per un buon inserimento del cane nella vita familiare e nella società.

Soprattutto se si è alle prime armi, alla prima esperienza "canina", un corso di educazione di base è l'ideale. Nessun manuale di addestramento, nessun testo di etologia e psicologia canina può a mio avviso sostituire un buon corso base. Ma con determinati presupposti.
Innanzitutto bisogna avere tempo e voglia di seguire un corso. L'impegno richiesto non è certo eccessivo, ma è importante che sia costante nel tempo, o non si otterranno grandi risultati.
Altro presupposto: bisogna saper scegliere un buon educatore, un buon campo di addestramento. Cosa tutt'altro che facile visto che in Italia la professione non è minimamente riconosciuta (e quindi disciplinata) dallo Stato, né lo è dall'ENCI. "Educatore" può quindi essere qualsiasi persona che tale decida di improvvisarsi. Attenzione quindi, moltissima attenzione a non finire nelle mani di qualche incompetente patentato. Ci sono degli indicatori di massima che possono portare quanto meno a restringere il campo di scelta. Consiglio vivamente di scartare gli addestratori (intesi come educatori di un corso base) che:
- utilizzano metodi coercitivi (quali sberle, strattonate, collari con le punte, collari elettrici, ...);
- non spiegano il motivo degli esercizi di obbedienza che stanno insegnando
- non fanno cenno alcuno a nozioni base di etologia e comportamento canino;
- assicurano di poter risolvere subito e con la massima facilità qualsiasi tipo di problema (troppo bello per essere vero);
- pretendono che il cane gli venga lasciato in consegna;
- rifiutano cani di determinate razze.

Un buon educatore al primo incontro dovrebbe trascorrere un bel po' di tempo semplicemente a chiacchierare col proprietario per fare un'accurata anamnesi del cane; anamnesi che comprenda i suoi eventuali problemi, l'educazione che fino a quel momento gli è stata data, il rapporto che ha con il padrone e con i membri della famiglia.
Solo dopo aver svolto queste indagini preliminari, aver chiesto quali sono le aspettative del proprietario, quale impegno questi sia disposto a profondere e aver chiarito in quali risultati si potrà concretamente sperare.. solo dopo dovrebbe passare al cane!
Ricordo che il fine di un corso di addestramento è insegnare al proprietari come gestire e come instaurare un corretto e soddisfacente rapporto con il proprio cane. Non ha alcun senso lasciare che sia un "esperto" ad addestrare il cane: è sempre il proprietario che deve capire il proprio cane e venir posto nelle condizioni di instaurare il miglior rapporto possibile con lui.
Si potrebbe quasi affermare che un educatore in realtà non insegna nulla al cane, insegna al padrone.
Un buon educatore dovrebbe inoltre avere solide conoscenze di base di etologia e comportamento canino, ed essere capace di trasmetterle nel più comprensibile dei modi, nonché essere disposto a perdere anche ore per spiegare i motivi della necessità di determinati esercizi e comportamenti da porre in atto.
E non dimentichiamo che per educare un cane i metodi devono essere:
- efficaci,
- eticamente corretti,
- rispettosi della dignità e dell'intelligenza del cane, della sua integrità fisica e psicologica.

Perché frequentare un corso di educazione di base?
Alzi la mano chi non ha mai avuto problemi col proprio cane portandolo anche solo al parco per una passeggiata: guinzaglio perennemente in tensione, ore di interminabile attesa per tentare di recuperare il cane liberato per concedergli qualche minuto di corsa, ... Un valido corso di educazione, oltre ad essere divertente, pone i proprietari nella condizione di capire i comportamenti, il carattere e le inclinazioni del proprio cane, permette di instaurare un rapporto molto più stretto con lui, evita di commettere errori e spesso risolve problemi, anche gravi, causati da errori precedentemente commessi. Inoltre, se il corso è collettivo, è un'opportunità in più (a volte, purtroppo, l'unica) per far socializzare il cane con i suoi simili, in condizioni di sicurezza. Quindi anche di risolvere eventuali problemi di aggressività, insicurezza, paura. E’ consigliato a tutti i cani, dai più giovani agli adulti, meticci o di razza. Le metodologie usate si basano sul rinforzo positivo, il cane cioè viene premiato quanto propone il comportamento corretto e ignorato quando sbaglia, senza essere punito con maltrattamenti di nessun genere. I comportamenti che portano a un guadagno sono positivi, quindi il cane impara in fretta e li ripete volentieri, mentre via via evita quelli neutri o negativi.
Il periodo migliore per cominciare a frequentare un corso di educazione sono proprio i primi mesi di vita di un cane; in quasi tutti i centri cinofili organizzano delle Puppy Class appositamente studiate per i cuccioli dai due ai cinque mesi: sono dei corsi di durata variabile, in genere 5 – 6 incontri, che associano le prime basi di educazione con la socializzazione. Socializzazione che, proprio nei primissimi mesi, è di vitale importanza: in pratica si dà l'opportunità ai cuccioli di conoscersi, interagire e giocare fra loro, sotto l'occhio attento di un educatore e un cane adulto che devono saper aiutare a raggiungere una maggior fiducia i cuccioli più timorosi e schivi e contenere allo stesso tempo l'irruenza di quelli più scatenati. Duplice è quindi lo scopo delle Puppy Class: insegnare sia ai cuccioli sia ai proprietari le basi essenziali dell'educazione cinofila.
Sia per chi è alla sua prima esperienza con un cane, sia per chi è ormai esperto, le Puppy Class costituiscono un'ottima opportunità per far socializzare i cuccioli in un contesto di gioco, relax e divertimento, e hanno moltissimo da offrire anche ai proprietari!
Dopo un buon corso di educazione di base ognuno potrà, se lo desidera, impegnarsi in qualche particolare disciplina, scelta sempre nel pieno rispetto delle inclinazioni del cane, affinché qualsiasi momento di lavoro trascorso con lui possa essere realmente una fase di gioco, divertimento e crescita. L'affiatamento verrà ulteriormente rafforzato e il binomio cane-padrone non potrà che trarre vantaggi dall'attività fisica svolta assieme all'aperto e dal comune impegno psicologico.
Quanto alle discipline non c'è che l'imbarazzo della scelta: prove di lavoro, obedience, agility, sheepdog, frisbee dog, freestyle, fly ball, dog trekking, protezione civile (con le varie specializzazioni),.. e chi più ne ha ne metta!


PRINCIPALI PROBLEMATICHE CHE SONO PRESENTI NEI PROPRIETARI DI CANI CHE AFFRONTANO UN CORSO BASE

Rapporti problematici con il cane
Difficoltà di richiamo
Passeggiate difficoltose a causa del cane che tira al guinzaglio
Aggressività nei confronti del conduttore

Ode al cane

Il cane mi domanda
e non rispondo.
Salta, corre pei campi e mi domanda senza parlare
e i suoi occhi sono due richieste umide,
due fiamme liquide che interrogano
e io non rispondo, non rispondo perché non so,
non posso dir nulla.
In campo aperto andiamo uomo e cane.
Brillano le foglie come se qualcuno le avesse baciate a una a una,
sorgono dal suolo tutte le arance a collocare piccoli planetari
su alberi rotondi come la notte, e verdi,
e noi, uomo e cane, andiamo a fiutare il mondo, a scuotere il trifoglio,
nella campagna cilena, fra le limpide dita di settembre.
Il cane si ferma, insegue le api, salta l'acqua trepida,
ascolta lontanissimi latrati, orina sopra un sasso,
e mi porta la punta del suo muso, a me, come un regalo.
E' la sua freschezza affettuosa, la comunicazione del suo affetto,
e proprio lì mi chiese con i suoi due occhi,
perchè e' giorno, perchè verrà la notte, perchè la primavera
non portò nella sua canestra nulla per i cani randagi, tranne inutili fiori, fiori, fiori e fiori.
E così m'interroga il cane
e io non rispondo.
Andiamo uomo e cane uniti dal mattino verde,
dall'incitante solitudine vuota nella quale solo noi esistiamo,
questa unità fra cane con rugiada e il poeta del bosco,
perchè non esiste l'uccello nascosto,
ne' il fiore segreto, ma solo trilli e profumi per i due compagni:
un mondo inumidito dalle distillazioni della notte,
una galleria verde e poi un gran prato,
una raffica di vento aranciato,
il sussurro delle radici,
la vita che procede,
e l'antica amicizia,
la felicità d'essere cane e d'essere uomo trasformata in un solo animale
che cammina muovendo
sei zampe e una coda
con rugiada.

Pablo Neruda